Si chiama “4 volte marmo” il nuovo progetto della IMM, Internazionale Marmi e Macchine, realizzato assieme al Comune di Carrara e alle imprese del settore lapideo del distretto apuno-versiliese, per rilanciare il marmo di Carrara nel mondo. Un tour che vedrà le imprese del lapideo passare attraverso alcuni dei principali luoghi legati al marketing e al business del marmo: a Verona, per la Marmomac 2016, a Milano, per il Fuorisalone del 2017, a Pietrasanta, città d’arte, nell’estate 2017 e poi a Carrara, per aprire le porte delle aziende, non soltanto agli acquirenti della nobile materia prima, ma anche al turismo, agli architetti interessati al design moderno e ai cittadini. Con un obiettivo ambizioso: riportare il marmo di Carrara all’attenzione del grande pubblico, nazionale ed internazionale.
Cosa vedremo A Milano la IMM ha pensato, oltre agli allestimenti interni delle aziende, a “Block the rock”, ovvero un giardino toscano, in erba naturale, siepi, cipressi e ulivi, all’ingresso del Fuorisalone, che farà da cornice ad un blocco di marmo, 200x300x300 cm, vuoto all’interno e retroilluminato con tecnologia rgb dinamica, gestibile attraverso uno smartphone. Spento di giorno, man mano che la luce naturale si abbasserà, il blocco acquisterà luce propria, diventando una gigante lanterna tra gli edifici della zona Tortona. Sarà il punto di richiamo per riprese tv, interviste e selfie.
Nella città dell’arte A Pietrasanta, tra le gallerie d’arte e le mostre a cielo aperto, tipiche delle estati versiliesi, le aziende metteranno in mostra i loro prodotti, faranno conoscere le proprie opere, le peculiarità del proprio marmo, in un percorso ad alto impatto emotivo, a cui saranno invitati visitatori di qualità, buyer internazionali e architetti, per promuovere importanti accordi con le riviste di architettura e design.
I padroni di casa Le aziende del settore lapideo apriranno le loro porte a Carrara, come mai hanno fatto prima: laboratori, segherie, piccole e grandi industrie del marmo non avranno più segreti per nessuno, diventeranno contenitori di vetro per chiunque voglia visitarle, dai facoltosi acquirenti, ai turisti, come vorrebbe la Regione Toscana, fino alle scolaresche, e tutti i cittadini, affinché possano diventare futuri fruitori, o nuovi consumatori del marmo.
All’estero Numerose saranno poi le missioni commerciali all’estero, nei paesi ritenuti di interesse strategico per il comparto lapideo, come Cina, Messico, Usa, Argentina e India. Le missioni saranno realizzate in collaborazioni con istituzioni, enti specializzati e le Camere di commercio italiane all’estero. Il tutto per raccontare al pubblico, di professionisti e non, aziende e storie incredibili, fatte di uomini, lavoro, prodotti, ricerca e grande passione.
Il sindaco di Carrara: «Giù le mani dalle cave» Alla presentazione di “4 volte marmo” nella sede della IMM di Marina di Carrara, non c’erano soltanto i responsabili del progetto, ma anche il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e il vice presidente degli industriali di Massa Carrara e Livorno Luca Ricci, perché il rilancio oggi diventa indispensabile per tutti. «Giù le mani dalle cave – ha ribadito il sindaco – ; chi pensa ancora di poterle chiudere è un folle», ma gli appelli di un sindaco in dirittura di arrivo (a Carrara si vota nel 2017) non bastano più: le aziende del lapideo hanno necessità di togliersi di dosso l’immagine dei “cattivi” che la storia dei nostri giorni ha consegnato loro, tra gli incidenti mortali avvenuti in cava, nove negli ultimi due anni, il PIT regionale per limitare le escavazioni, la legge sulle cave e la Corte costituzionale chiamata a decidere sui beni estimati, cave di proprietà privata dal 1700 per un decreto estense.
Export stellare Il distretto lapideo di Massa Carrara rimane comunque tra i primi a livelli nazionali con un export di 364,263 milioni di euro per i lavorati e 171 milioni di grezzi, con un totale di materiale escavato pari a circa 3,5 milioni di tonnellate. Numeri che aumentano se consideriamo l’intero distretto apuo-versiliese. Nonostante questo, nei primi sei mesi del 2016 per la provincia di Massa-Carrara si è confermata una perdita nelle vendite per circa 11 milioni di euro: l’India ha diminuito i propri acquisti di 4,3 milioni di euro, seguita dall’Arabia Saudita che ha addirittura quasi azzerato il proprio import di marmo di Carrara nei primi mesi del 2016. Una frenata che arriva dopo anni più che positivi, certo, ma che obbliga gli operatori del settore a pensare a nuove strategie.