CIVITELLA IN VAL DI CHIANA – “Il 25 aprile è, per l’Italia, una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche. Quella pace e quella libertà, che – trovando radici nella resistenza di un popolo contro la barbarie nazifascista – hanno prodotto la Costituzione repubblicana, in cui tutti possono riconoscersi, e che rappresenta garanzia di democrazia e di giustizia, di saldo diniego di ogni forma o principio di autoritarismo o di totalitarismo.
Aggiungo – utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 – che “intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico”.
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, in occasione del 79° Anniversario della Liberazione, si è recato a Civitella in Val di Chiana.
Al suo arrivo, ha osservato un minuto di raccoglimento di fronte all’epigrafe commemorativa dell’Eccidio di Civitella del 29 giugno 1944, ha deposto una corona presso il Monumento ai Caduti in Piazza Don Alcide Lazzeri e ha visitato la lapide ai Caduti nella Chiesa di Santa Maria Assunta.
Si è svolta, quindi, la cerimonia commemorativa del 79° Anniversario della Liberazione nel corso della quale sono intervenuti: Andrea Tavarnesi, Sindaco di Civitella in Val di Chiana; Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana; Michela Ponzani, Docente di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata; l’attrice Ottavia Piccolo che ha letto alcuni brani che ricordano l’Eccidio; Ida Balò, Presidente dell’Associazione “Civitella ricorda” che ha portato la sua testimonianza.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente della Repubblica.