“Agriturismo…è il luogo dei Sapori” è lo slogan della IV giornata dell’agriturismo promossa dalla Cia Toscana e da Turismo Verde che si svolgerà il prossimo 25 aprile. Nel corso della giornata nazionale saranno organizzate in tutte le province della Toscana visite guidate nelle imprese agricole, degustazioni, incontri, conferenze stampa con l’obiettivo di far conoscere le peculiarità dell’agriturismo nella nostra regione, la storia, le attività ed i prodotti delle imprese agrituristiche.
L’agriturismo in Toscana – E’ un’occasione per conoscere il territorio in quanto l’agriturismo rappresenta una delle maggiori fonti integrative del reddito degli agricoltori ed un volano economico fondamentale ed indispensabile per molte aree rurali. Ce ne sono oltre 4mila sul territorio regionale, che offrono servizi di ottima qualità, quali l’accoglienza con oltre 51mila posti letto, degustazione dei prodotti aziendali in oltre mille aziende, ed ancora attività ricreative, culturali, didattiche, sportive, enogastromiche. Dal 15 aprile, è in vigore la nuova legge regionale, un risultato importante e positivo per l’agricoltura, per le imprese agricole, per le aree rurali e per l’intera economia regionale.
La nuova legge regionale – La nuova legge recepisce i principi della legge nazionale, si pone l’obiettivo di semplificare l’iter di avviamento, gestione e modifica delle attività. E’ una risposta concreta sia alle richieste di modifica sollecitate dalla Cia Toscana, che alle aspettative degli operatori di disporre di strumenti idonei, snelli, dinamici e flessibili per una maggiore competitività sul mercato. “Le novità introdotte sono numerose e di grande rilievo – dice Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana -, come la semplificazione delle norme e degli adempimenti per le imprese, la valorizzazione delle attività didattiche, divulgative, sociali e di servizio per le comunità locali, il rafforzamento della principalità agricola e la connessione automatica con l’attività agrituristica, la maggiore tutela dell’uso della denominazione “agriturismo, lo sviluppo della vendita diretta e della filiera corta, l’incremento delle colture e degli allevamenti destinati all’uso, consumo e vendita in azienda, la somministrazione di pasti anche ad ospiti non soggiornanti, la filiera corta a tavola con la valorizzazione della enogastronomia tipica locale attraverso l’uso di prodotti aziendali o di altre aziende locali, il rafforzamento del sistema dei controlli a maggiore garanzia dell’impresa agricola e degli agricoltori”.
L’importanza della filiera corta – Significativo lo sviluppo della filiera corta a tavola, per far crescere le opportunità per tutte le imprese agricole toscane. Le nuove norme sull’agriturismo promuoveranno l’incremento delle colture e degli allevamenti e delle relative attività di trasformazione, condizionamento, manipolazione perché si svilupperà nelle aziende agrituristiche l’uso, il consumo e la vendita in azienda dei prodotti agricoli, sia propri che delle altre aziende agricole (cooperative, associazioni, consorzi). Le imprese agricole, anche non agrituristiche, magari anche in forma associata, possono modificare i propri indirizzi culturali e “specializzarsi” per fornire prodotti alle imprese agrituristiche. Si aprono, quindi, nuove opportunità che andranno promosse nei mercati nazionale ed esteri. “Parte l’era della semplificazione per le imprese – aggiunge Francesco Scarafia, Presidente Turismo Verde Toscana -, e della filiera corta a tavola per gli ospiti. Infatti, questi potranno consumare nell’azienda agrituristica piatti tipici e tradizionali ottenuti con l’uso di prodotti aziendali o acquistati in altre aziende agricole della regione. La provenienza e l’origine dei prodotti è indicata agli ospiti tramite informazioni scritte riportate nelle liste delle pietanze. E’ una garanzia in più per il consumatore, solo in agriturismo avremo la certezza di cosa stiamo mangiando. Una novità importante, un elemento che lega al territorio, alla cultura enogastronomia tipica e locale le attività agrituristiche toscana, una ulteriore informazione che i consumatori devono conoscere ed apprezzare. A tavola”.
Firenze