A 25 anni dalla fondazione del suo primo laboratorio di ricerca, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna celebra il prestigioso anniversario il 4 e il 5 dicembre a Pontedera, proponendo eventi scientifici e divulgativi, come mostre, volumi che ripercorrono le tappe più rilevanti del suo sviluppo, tavole rotonde e, soprattutto, presentando uno dei più rilevanti e prossimi progetti di sviluppo, l’atelier della robotica, che con i suoi 2mila metri quadrati consolida la vocazione di Pontedera come città dell’innovazione e della robotica. Il cartellone del 4 e del 5 dicembre è promosso con la Fondazione Piaggio, con il Comune di Pontedera, con la Tagete Edizioni e uno dei momenti principali dell’anniversario sarà la consegna a Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, delle chiavi della città di Pontedera, da parte del sindaco Simone Millozzi (venerdì 6 dicembre, ore 19).
La storia della BioRobotica a Pontedera Rispetto al 1989, quando il primo laboratorio dell’attuale Istituto di BioRobotica era ospitato a Pisa, all’interno della sede storica della Scuola Superiore Sant’Anna, sembra che siano trascorsi più di 25 anni. Il merito è del prodigioso sviluppo – destinato a non fermarsi nei prossimi 25 – a cui la robotica è andata incontro, grazie anche al rilevante contributo di Paolo Dario e del suo gruppo. Nel corso degli anni, si sono definite con maggior precisione le aree di ricerca, nel frattempo è aumentato anche lo spazio occupato dai laboratori. Infatti, all’inizio degli anni duemila, è stato inaugurato il Polo Sant’Anna Valdera a Pontedera, recuperando aree produttive dismesse dalla Piaggio: dove prima nasceva la Vespa, uno dei simboli della migliore creatività che onora il Made in Italy nel mondo, adesso si sviluppano i progetti di innovazione e di robotica illustrati sulle più rilevanti riviste scientifiche internazionali per i quali si è alzata sempre più l’asticella della loro sfida scientifica.
Dal 2011 è arrivato ufficialmente l’Istituto Docenti, ricercatori, assegnisti, attività didattiche, sono cresciute sempre più, in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi, e nel 2011 – grazie alla riorganizzazione complessiva delle attività di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna – è nato l’Istituto di BioRobotica che ha riunito l’attività di diversi laboratori, trovando sede al Polo Sant’Anna Valdera di Pontedera e in altre strutture come lo “scoglio della regina”, a Livorno, diventato l’avamposto per lo sviluppo della rivoluzionaria “soft robotics” e della “robotica marina”.
Uno sguardo al futuro 25 anni di ricerca trovano adesso sintesi nella due giorni che interesserà Pontedera e che guarderà soprattutto al futuro, grazie ai nuovi progetti di sviluppo, uno dei quali porta alla realizzazione dell’atelier della robotica. Come il Polo Sant’Anna Valdera, anche l’atelier della robotica trova sede in una delle aree che Piaggio ha lasciato libere, diventando un’infrastruttura con ben pochi eguali, destinata ad esplorare la robotica in tutte le sue potenzialità. L’atelier si candida a diventare punto di riferimento per imprese ad alta tecnologia, ma allo stesso tempo vuol fare della divulgazione – nel senso più alto del termine – una delle sue parole chiave. Secondo il progetto che troverà presto attuazione, all’atelier è possibile coniugare gioco e possibilità di imparare; la scienza e la tecnologia si aprono a chiunque voglia conoscerle in maniera semplice e intuitiva. La robotica, la scienza e la tecnologie sono quindi “confezionate” su misura per i diversi profili di utente, proprio come accade in un atelier di alta moda. Nel progetto, che sarà illustrato nei dettagli durante gli eventi per i 25 anni della nascita del primo laboratorio dell’attuale Istituto di BioRobotica, sale espositive e interattive si alternano a quelle dedicate all’alta tecnologia, in cui le aziende potranno trovare fonti di ispirazione, mostrarsi nelle loro potenzialità o persino realizzare prototipi tridimensionali di prodotti innovativi.