Il Ministero per i Beni Culturali e del Turismo ha riattivato il gruppo di coordinamento per la candidatura della Via Francigena, per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. La firma sul provvedimento è del Ministro Dario Franceschini mentre l’attività del gruppo si concretizzerà nell’attivazione di contatti con soggetti terzi e nella partecipazione a riunioni che di volta in volta saranno organizzate nelle diverse sedi dei soggetti che fanno parte del comitato. In considerazione della necessità di reperire risorse economiche idonee a finanziare le attività connesse con la predisposizione del Dossier di candidatura e del Piano di Gestione i soggetti promotori della candidatura si impegneranno anche nella ricerca dei finanziamenti. Un primo incontro operativo è programmato per giovedì 28 aprile (ore 12) a Fidenza, in occasione delle celebrazioni del 15esimo anniversario dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Tra coloro che avevano richiesto, fin dal 2014, la riattivazione del gruppo di coordinamento il Sindaco di Monteriggioni Raffaella Senesi: «Si tratta di un primo importante risultato – ha detto – Inizia adesso una nuova fase che ci permetterà di verificare le effettive possibilità di presentazione della candidatura».
Il percorso per la candidatura Nel 2010 per impulso della Provincia di Siena venne avviata la procedura che trovò ampia cooperazione da parte del Ministero, della Regione Toscana e dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, “réseau porteur” dell’itinerario per il Consiglio d’Europa, oltre che di alcune Università e di diverse istituzioni locali che manifestarono interesse e impegno per l’attività di coordinamento e di implementazione del progetto. Una prima importante riunione si svolse il 19 maggio 2010 al MIBACT, alla quale parteciparono i soggetti istituzionali che dettero il via all’organismo di coordinamento della candidatura UNESCO, formalizzando le adesioni e mettendo a disposizione risorse interne. Il gruppo di lavoro venne ufficializzato il 21 settembre 2010. Venne individuata una prima metodologia di lavoro condivisa mettendo in evidenza i criteri per la selezione degli elementi culturali e delle eccellenze del percorso. Allo stesso tempo venne sviluppata un’azione di sviluppo congiunto nei territori francigeni senesi. Per arrivare al 12 giugno dello scorso anno quando si è svolto a Fidenza un incontro voluto dai Comuni di Monteriggioni e FIdenza cui hanno partecipato i rappresentanti di 50 amministrazioni locali e regionali della Via Francigena che hanno ribadito la volontà di riprendere l’iter portando avanti il progetto nazionale di candidatura, considerando anche l’eventuale apertura agli altri tre Paesi attraversati: Svizzera, Francia, Inghilterra. Ultima tappa la sottoscrizione della Carta di Abbadia a Isola con cui i soggetti promotori, proprio a Monteriggioni, avevano ribadito la necessità di riprendere il percorso avviato e che sarà presentata a Fidenza.
Il gruppo di coordinamento Del gruppo, oltre ai rappresentanti del ministero, fanno parte la Regione Toscana, la Regione Lombardia, la Regione Lazio, Regione Emilia Romagna, la Provincia di Siena, quella di Parma e i Comuni di Monteriggioni, San Gimignano, Radicofani per la Val d’Orcia, Fidenza, Montefiascone, AEVF.