Quasi 110 milioni di euro, 109 milioni e 138mila milioni a valere sul Feasr, il fondo europeo per lo sviluppo rurale: questa la somma che una delibera della giunta regionale permette di destinare alle imprese agricole e forestali della Toscana. La delibera è stata portata in approvazione dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori che ne ha spiegato il meccanismo in termini di «overbooking finanziario». In pratica sarà possibile andare a soddisfare le richieste delle aziende che avevano fatto domanda sul Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, grazie ad “impegni giuridici” sul futuro Programma 2014-2020. Questo permetterà – spiega la Regione – di rispondere alle domande di circa 3 mila aziende, senza che queste debbano presentare altre richieste.
I numeri Il grosso delle risorse, oltre 94 milioni di euro, andrà a finanziare le domande di investimenti della misura 121 del Psr, cioè «ammodernamento delle imprese agricole». A questi si aggiungono oltre 10 milioni di euro per la misura 122, cioè “ammodernamento delle imprese forestali”. Quasi 3 milioni di euro vanno invece per le infrastrutture (misura 125), e un ulteriore milione e mezzo circa è destinato alle imprese che si trovano in zone di dissesto idrogeologico (misure 226-227). Circa 134 mila euro vanno invece alle piccole imprese di trasformazione (misura 123b). Sempre la stessa delibera permette inoltre di destinare circa 15 milioni di euro ad un’altra misura, ritenuta strategica, e cioè la misura 311 del Psr «diversificazione delle aziende agricole». Questa misura consente di finanziare investimenti per la diversificazione, come l’agriturismo, oppure gli interventi energetici che sfruttano fonti rinnovabili.
Dove andranno le risorse Le province che usufruiranno di maggiori risorse sono quelle di Grosseto e Siena, con circa 30 milioni ciascuna, seguite da Arezzo con 20 milioni, e Pisa e Pistoia con circa 10 milioni ciascuna.