Prosegue Intercity Festival 2015 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino con uno spettacolo per la prima volta rappresentato in italiano: in collaborazione con il Goethe-Institut Italien, Teatro Sotterraneo/Intercity Festival presentano «Patogeno» di Albert Ostermaier, traduzione Alessandra Griffoni, regia Teatro Sotterraneo; in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri, consulenza luci Marco Santambrogio, scene Eva Sgrò (fino a venerdì 23 ottobre, ore 21 e da sabato 24 a domenica 25 ottobre ore 23).
In quarantena In «Patogeno» un agente di borsa viene improvvisamente prelevato dal lavoro e posto in quarantena. Legato a una lettiga, in una stanza isolata ermeticamente, sotto costante osservazione, sospetta di essere stato colpito da un virus sconosciuto, che gli si manifesta con un ronzio di vespe nel cervello, come quelle che da bambino chiudeva in un barattolo, lasciandole soffocare. Inizia così il viaggio nella mente di quest’uomo, attraverso un monologo che con un flusso associativo di frasi, pensieri e ricordi ripercorre la sua vita: la vita di un trader consacrata al lavoro, vissuta nel mondo virtuale dei monitor della Borsa costantemente accesi, una vita il cui credo è non perdere mai il controllo, essere sempre vincenti e conseguire profitti; la follia quotidiana della nostra società del denaro, in cui l’uomo distingue a stento tra realtà e finzione. Il flusso di coscienza del monologo delinea un ritratto inquietante dell’uomo moderno in un mondo ormai consegnato alla tecnica, un mondo in cui “l’agente patogeno” è l’uomo stesso con il suo sistema di vita. La messinscena di Teatro Sotterraneo raccoglie a ogni replica un pubblico contenuto e lo mette a stretto contatto col corpo e la voce del “trader infetto”. Attraverso una quarantena che è al tempo stesso una teca da esposizione, il monologo viene restituito come una conferenza dove una cavia si mostra all’occhio clinico dell’osservatore.