GROSSETO – Dopo le polemiche dei giorni scorsi sugli accosti troppo ravvicinati di imbarcazioni di vacanzieri all’isola di Giannutri, protetta dal Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Guardia costiera di Porto Santo Stefano e Carabinieri hanno compiuto un’operazione congiunta nel tratto di mare tra le isole del Giglio e di Giannutri e le coste dell’Argentario.
Sono state ispezionate quasi 400 barche per “verificare la conformità alle norme di sicurezza e la regolarità dei documenti di bordo, vigilando anche sul rispetto delle zone di balneazione e delle aree protette”.
Su 100 sono state riscontrate irregolarità e sono state dunque sanzionati i loro proprietari. A Giannutri sono stati sanzionati diportisti che avevano violato divieti di transito, navigazione e ormeggio; al Giglio le violazioni hanno riguardato soprattutto l’imprudente ingresso nelle aree riservate alla balneazione. 11 imbarcazioni sono state sanzionate per aver navigato a velocità non consentite.
A Ferragosto Legambiente aveva denunciato lo scontro tra imbarcazioni davanti a Cala Maestra a Giannutri, la invasione eccessiva di persone portate da charter turistici e l’ancoraggio di imbarcazioni troppo vicino alla costa.
“Chiediamo al Comune dell’Isola del Giglio, al Parco Nazionale e al Ministero dell’ambiente – scrive Legambiente Arcipelago Toscano – di porre fine a quest’assalto che viola gli stessi principi della legge sulle aree protette e ogni regola e accordo sullo sviluppo sostenibile. Chiediamo di avviare subito l’iter per l’istituzione del numero chiuso, solo così sarà possibile proteggere Giannutri e consentire alle persone che la vogliono visitare, potere godere delle sue bellezze e facendolo in totale sicurezza. L’overturism agostano mordi e fuggi non è l’alternativa, è il danno”.